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30/10/2021

Rivelatori d’incendio

Quali sono le differenze principali dei rivelatori d'incendio?

In un precedente post vi abbiamo illustrato le diverse tipologie degli impianti di rivelazione incendi e i criteri sui quali si basano le scelte installative.
 
In questa occasione vogliamo invece approfondire l’argomento circa le varie tipologie dei rivelatori stessi e quali possano essere più idonei alle diverse necessità.
 
RIVELATORI D’INCENDIO
I rivelatori d’incendio si suddividono in:
  • Rivelatori di fumo;
  • Rivelatori di calore;
  • Rivelatori di fiamma;
  • Rivelatori multi criterio.
 
RIVELATORI DI FUMO
All’interno dei rilevatori puntiformi di fumo ottici è presente un sistema foto-ottico di rivelazione, costituito da un led emettitore di luce (infrarosso) e uno o più fotodiodi ricevitori.
In condizione di normale funzionamento, cioè in assenza di fumo, la luce emessa dal trasmettitore non arriva al ricevitore.
Quando il fumo entra nel rivelatori, diffonde e riflette la luce (effetto Tyndall) la quale raggiunge il ricevitore, che attiva il segnale di allarme.
I rivelatori di fumo ottici possono rivelare i fumi visibili, anche chiari, ma non i gas di combustione trasparenti, né i fumi totalmente neri; sono particolarmente indicati per la rivelazione di fuochi covanti, o incendi a lenta combustione, mentre sono ovviamente inadatti per gli incendi con sviluppo rapido di fuoco senza emissione di fumo.
Nei rivelatori “laser” il led emettitore è sostituito da un diodo laser.
La luminosità del raggio laser assicura a tali rivelatori una maggiore sensibilità rispetto ai rivelatori a led.
 
RIVELATORI DI FUMO PUNTIFORMI A IONIZZAZIONE
I rivelatori di fumo a ionizzazione contengono una camera di ionizzazione con all’interno una sorgente leggermente radioattiva che ionizza l’aria.
In condizioni normali, la ionizzazione delle aree corrisponde ad un determinato valore di corrente nel circuito di controllo. Quando si verifica un incendio, le particelle e le molecole del fumo si combinano con gli ioni dell’aria, con conseguente diminuzione della corrente nel circuito di controllo interno al rivelatore ed attivazione del segnale d’allarme.
I rivelatori a ionizzazione sono molto versatili e adatti per individuare incendi di legname, plastica, tessuti e di liquidi, anche con componente fuligginosa o con fumi trasparenti.
Tuttavia, sono poco utilizzati, a causa delle complicazioni relative alla presenza di sostanze radioattive.
 
RIVELATORI LINEARI DI FUMO
I rivelatori lineari di fumo sono costituiti da un trasmettitore a raggi infrarossi e da un ricevitore.
Il trasmettitore e il ricevitore possono essere fisicamente separati, oppure costituire un unico modulo trasmettitore-ricevitore abbinato ad un riflettore.
In presenza di fumi, la luce emessa dal trasmettitore giunge al ricevitore attenuata, provocando il segnale d’allarme.
La distanza tra emettitore e ricevitore può arrivare fino a circa 100 m, se il trasmettitore e il ricevitore sono separati, è minore per i rivelatori con modulo unico.
I rivelatori di fumo lineari sono adatti per la sorveglianza di locali alti e/o di grandi dimensioni.

RIVELATORI DI FUMO AD ASPIRAZIONE
Il rivelatore di fumo ad aspirazione è costituito da un’aspirazione che, per mezzo di tubazioni appositamente forate, preleva l’aria nella zona protetta, la filtra e la convoglia verso un contenitore (camera di analisi) dove è ubicato un rivelatore di fumo.
Per stabilire la distanza tra i fori di aspirazione bisogna tenere conto che ad ogni foro corrisponde una superficie sorvegliata pari a quella di un rivelatore puntiforme di fumo ottico.
In genere, si utilizza un rivelatore a tecnologia laser che garantisce una sensibilità notevolmente maggiore rispetto ai normali rivelatori di fumo ottici.
Nelle applicazioni più complesse, nella camera di analisi si installano due rivelatori di fumo, spesso con tecnologia diversa (ad esempio ottici laser o a ionizzazione) mentre nelle applicazioni più semplici, si utilizzano anche i normali rivelatori di fumo ottici a led.
I rivelatori di fumo ad aspirazione consentono di sorvegliare con un unico rivelatore ambienti ampi.
I rivelatori di fumo ad aspirazione sono idonei per la sorveglianza di condotti locali tecnici, spazi nascosti, macchinari nonché applicazioni particolari quali luoghi con pericolo di esplosione, centri elaborazione dati, sale operatorie, ecc..
I rivelatori di fumo nelle condotte (canali) dell’aria sono un caso particolare di rivelatori di fumo ad aspirazione. L’aria delle condotte è convogliata per aspirazione naturale nella camera d’analisi, fissata su una parete (esterna) della condotta, tramite un tubo posizionato all’interno della condotta stessa.
 
RIVELATORI DI CALORE
 
RIVELATORI DI CALORE PUNTIFORME VELOCIMETRICI
All’interno dei rivelatori di calore velocimetrici è presente un termistore. Un aumento repentino della temperatura, superiore alle normali escursioni termiche ambientali, provoca una variazione della resistenza del termistore e attiva la segnalazione dall’allarme.
I rivelatori velocimetrici sono utilizzati dove lo sviluppo dell’incendio si manifesta con fiamma immediata e conseguente aumento repentino della temperatura (incendi di legname, tessuti e carta).
 
RIVELATORI DI CALORE PUNTIFORMI STATICI (A SOGLIA)
I rivelatori di calore statici hanno caratteristiche costruttive simili ai rivelatori velocimetrici, ma segnalano solo il superamento di una soglia di temperatura prefissata.
I rivelatori di calore statici sono adatti nei locali con fonti di calore che possono determinare variazioni anche rapide della temperatura ambientale.
 
RIVELATORI LINEARI DI CALORE NON RESETTABILI
I rivelatori lineari di calore sono in genere costruiti da un cavo bipolare (termosensibile) con l’isolante delle anime capace di fondere ad una determinata temperatura (ad esempio 70 C° oppure a 105 C°).
La corrente di cortocircuito tra i conduttori, che ne deriva, attiva un relè di interfaccia con la centrale.
In caso di intervento occorre sostituire il tratto di cavo con l’isolante fuso (rivelatore lineare di calore no resettabile).
Eventuali giunzioni del cavo devono essere fatte in scatole dedicate (non sono ammessi giunti o morsetti in campo).
I rivelatori di calore lineari sono particolarmente adatti per la rivelazione d’incendio in cunicoli cavi, gallerie, bassi controsoffitti, ecc..
I rivelatori lineari di calore di calore in cavo a fibra ottica sono più sensibili dei cavi termosensibili e sono resettabili, ma per il momento non sono previsti dalla norma UNI 9795. Tuttavia, possono essere utilizzati seguendo le istruzioni del costruttore.
 
RIVELATORI DI FIAMMA
I rivelatori di fiamma puntiformi (foto-ottici) possono essere sensibili alle radiazioni infrarosse (IR), o ultraviolette (UV), oppure ad entrambe e sono adatti per sorvegliare sostanze che sviluppano molto velocemente l’incendio, ad es. liquidi infiammabili, anche in grandi ambienti.
I rivelatori di fiamma hanno una risposta molto più veloce dei rivelatori ottici di fumo; la loro efficacia diminuisce però allontanandosi dalle fiamme è preferibile che siano posizionati nelle vicinanze delle sostanze infiammabili/combustibili.
Non ci devono essere ostacoli tra il rivelatore e la zona controllata, specie se la sensibilità del rivelatore è verso l’ultravioletto.
Inoltre, la manutenzione per asportare depositi di grassi e di polvere sui rivelatori è essenziale per il loro corretto funzionamento.
In particolare, i rivelatori sensibili alle radiazioni ultraviolette, sono disturbati dal fumo e non sono quindi adatti quando si prevedono incendi con elevato sviluppo di fumo.
 
RIVELATORI MULTICRITERIO
I rivelatori multicriterio, detti anche combinati sono sensibili a più prodotti dell’incendio, oppure al medesimo prodotto, ma con tecnologie diverse.
Secondo il numero di “combinazioni” i rivelatori sono in gergo denominati a doppia, tripla o quadrupla tecnologia.
Le tipologie più comuni di rivelatori a doppia tecnologia sono:
  • Rivelatori ottici di fumo e di calore
  • Rivelatori ottici di fumo e ionici di fumo
 
Almeno una tecnologia di quelle che compongono il rivelatore combinato deve essere conforme alla norma.
I rivelatori combinati possono interviene quando una sola delle tecnologie presenti viene eccitata oppure quando tutte le tecnologie esistenti sono eccitate.
 
Ora che conoscete tutte le tipologie di rivelatori esistenti, se avete la necessità di realizzare un impianto per proteggere la vostra attività, consultate il nostro staff per ricevere la consulenza necessaria e un preventivo gratuito e senza impegno.
 


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