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17/01/2019

Manutenzione porte tagliafuoco: normativa e attività previste

Manutenzione porte tagliafuoco: la norma UNI 11473-1 regola tutte le attività in questione, affidatevi ad un'azienda specializzata come la nostra

Oggi affrontiamo il tema fondamentale della manutenzione delle porte tagliafuoco: ricordiamo, infatti, che la funzionalità, l’efficienza e il funzionamento dei sistemi e delle attrezzature antincendio sono requisiti essenziali per assicurare la salvaguardia e la tutela delle persone, dei beni e dell’ambiente ed è assolutamente necessario, dunque, garantire il mantenimento nel tempo di tali requisiti. Continuate a leggerci per saperne di più!
 

La normativa che regola la manutenzione delle porte tagliafuoco

La manutenzione delle porte tagliafuoco è regolata dalla norma UNI 11473-1 che descrive i requisiti per l’erogazione del servizio di posa in opera e manutenzione periodica delle porte e finestre apribili resistenti al fuoco e/o per il controllo della dispersione di fumo. Questa norma è fondamentale per operare a regola d’arte e affronta molteplici tematiche, quali:

- gli operatori in gioco e il loro ruolo
- le caratteristiche delle porte e loro componenti e materiali per la posa in opera e manutenzione
- la posa in opera di porte resistenti al fuoco, con approfondimento delle fasi e delle modalità operative
- l’attività di manutenzione, con approfondimento delle diverse tipologie di controllo, in funzione delle diverse periodicità
- le corrette modalità di sostituzione dei componenti
- la documentazione a corredo della posa in opera e della manutenzione

Le porte devono essere controllate per verificare che siano sempre efficienti, come previsto dall’allegato 6 al DM 10 marzo 1998 e dall’art 5 del DPR 37/98 comma 1, che obbliga ad un controllo periodico almeno semestrale.
 

La manutenzione delle porte tagliafuoco: ordinaria e straordinaria

La manutenzione delle porte tagliafuoco si distingue in ordinaria e straordinaria.
Quella ordinaria è effettuata da personale specializzato, è una operazione che si attua in loco, con strumenti ed attrezzi di uso corrente, e si limita a riparazioni di lieve entità, che comportano l’impiego di minuterie e materiali di consumo di uso corrente, o la sostituzione di parti di modesto valore espressamente previste. In sostanza consiste in una serie di operazioni atte a eliminare le anomalie di modesta entità riscontrate nelle porte tagliafuoco. Successivamente il tecnico è chiamato a verificare la piena funzionalità delle porte, sia in apertura sia in chiusura: in tal caso è necessario testare gli accessori specifici (cerniere, dispositivi di apertura, coordinatore della sequenza di chiusura, dispositivi di autochiusura, dispositivi di ritegno).
Terminata la manutenzione, il tecnico è tenuto alla compilazione del rapporto di intervento.
La manutenzione straordinaria delle porte tagliafuoco, invece, anch’essa effettuata da personale specializzato, consiste in un intervento che non può essere eseguito in loco o che, se eseguito in loco, richiede mezzi di particolare importanza, o attrezzature o strumenti particolari, o che comporta sostituzioni di intere parti di impianto o la completa revisione e sostituzione di apparecchi per i quali non sia possibile o conveniente la riparazione. Terminata la manutenzione, il tecnico è tenuto alla compilazione del rapporto di intervento e, se necessario, al rilascio di una nuova dichiarazione di corretta installazione.
 


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